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Il volume contiene i risultati dell’indagine sulla percezione del rischio e fabbisogno formativo dei lavoratori immigrati
È stato recentemente messo a disposizione dall’Inail il testo Salute e sicurezza in agricoltura. Un’indagine conoscitiva su lavoratori immigrati. Il volume contiene - per l'appunto - un’analisi statistica sui lavoratori immigrati e rientra tra gli output del progetto approvato nell’ambito del Bando 2013 CCM del Ministero della salute.
Al suo interno vengono presentati i risultati dell’indagine sulla percezione del rischio e fabbisogno formativo dei lavoratori immigrati in agricoltura e nella Regione Lombardia, più specificamente nel territorio cremonese e mantovano, al fine di individuare criticità e bisogni percepiti che possono fornire momenti di riflessione e di discussione nei diversi ambiti di riferimento nell’ottica del miglioramento della tutela di salute e sicurezza nei luoghi di laovro.
Il lavoro è stato realizzato dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale (DIMEILA) in collaborazione con Università Sapienza Roma (Facoltà di farmacia e medicina, Dipartimento di scienze e biotecnologie medico-chirurgiche).
Tra i dati più rilevanti si evidenziano le 636.766 denunce di infortuni, dato che registra una diminuzione di circa il 4% rispetto all'anno precedente. Tra questi, ben il 14,5% (92.456) hanno interessato lavoratori stranieri e ben 67.675 si riferiscono a lavoratori extracomunitari. Oltre il 77% degli infortuni ha interessato la gestione industria e servizi, seguita dalla gestione agricoltura con circa il 6%.
Inoltre, si registrano 1.246 denunce di infortunio ad esito mortale, con un incremento di 8,16% rispetto all'anno precedente, con un il 15,5% che ha interessato lavoratori nati all'estero con un incremento rispetto al 2014 pari a circa 36% (9,52% per lavoratori UE e 26,53% per lavoratori extracomunitari).
«L'incidenza infortunistica risulta notevolmente più elevata per i lavoratori stranieri rispetto al complesso, a dimostrazione del fatto che il lavoratore straniero opera in settori particolarmente rischiosi con maggiore attività manuale (costruzioni, trasporto e magazzinaggio, industria dei metalli e agricoltura) nonostante il calo infortunistico registrato nel biennio 2013 - 2014 per i settori ad alta rischiosità» si legge nel testo. Le principali cause di infortunio sono sostanzialmente le medesime rilevate per i lavoratori italiani: perdita di controllo di macchinari ed attrezzature, scivolamento o inciampamento con caduta di persona, movimenti del corpo con o senza sforzo fisico.
Anche per quanto attiene alle malattie professionali si registrano percentuali in aumento benché, secondo l’Istituto, diverse problematiche portererebbero a una sottostima del fenomeno.
Per ulteriori informazioni e per scaricare il testo in formato pdf:
https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/pubblicazioni/catalogo-generale/salute-e-sicurezza-in-agricoltura-indagine-conoscitiva2016.html
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