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Dal MIUR un sito dedicato per rispondere a quesiti e dubbi anche sulla tutela dei ragazzi
L’alternanza scuola-lavoro consiste nella realizzazione di percorsi progettati e con le imprese disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa. La legge 107/2015 ha disposto l’incremento dell’alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione, prevedendo almeno quattrocento ore per gli studenti degli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali e almeno duecento ore per quelli del triennio dei licei.
L’azienda ospitante e lo studente che partecipa al programma di alternanza scuola-lavoro non stabiliscono un rapporto individuale di lavoro (Art. 4 D.Lgs. 15 aprile 2005, n. 77). D’altro canto è sempre vero che il D.Lgs. 81/08 (Art. 2) definisce lavoratore la “persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione”. Per questo motivo è utile per i consulenti chiarire con le aziende o con le strutture ospitanti (che potrebbero essere in alcuni casi anche delle realtà che normalmente non hanno dipendenti) l’importanza di affrontare il tema anche dal punto di vista della sicurezza sul lavoro.
Il sito del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca preparato appositamente per chiarire i dubbi sull’alternanza scuola lavoro affronta tre interessanti FAQ in materia di salute e sicurezza sul lavoro:
Si rimanda al sito per le risposte, ricordando di fare sempre attenzione agli accordi presi tra la scuola e il soggetto ospitanti che sono definiti nell'ambito della Convenzione sottoscritta, in cui sono dettati gli obblighi sul soggetto ospitante anche in materia di salute e sicurezza sul lavoro: www.alternanza.miur.gov.it/faq.html.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
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