/ News / Mondo AiFOS / CFA e soci
Una rubrica di approfondimento per conoscere il punto di vista di chi la formazione la fa (e la vive) ogni giorno. A cura di Marco Michelli
Idee per una nuova formazione ne abbiamo raccontate tante. Una di quelle più alternative è la campagna “Safety kids, la prevenzione fin da piccoli” che è stata insignita del Premio Innovazione 2017 proprio per la sua modalità particolare e per il pubblico che coinvolge, visto che si focalizza sui bambini. Si tratta di un incontro informativo/dimostrativo di prevenzione antincendio con l’impiego di “mangiafuoco”: un formatore qualificato, con importante esperienza di clowneria e giocoleria, dimostra come è importante conoscere i percoli, quali il fuoco, elemento fondamentale e necessario, che bisogna conoscere bene, sfruttandolo al meglio, così da non rischiare di farsi male o far danni.
Un’occasione per parlare di sicurezza di infortuni ma anche di situazione più complesse, quali il concetto di malattia da esposizione, che il gruppo Mauro Pepe e tutto il personale di Safety Group hanno reso a misura di bambino. “Non siamo degli incredibili Hulk, siamo degli esseri umani e possiamo farci male” è una delle frasi a misura di bambino. Ma non solo: perché, grazie a questa esperienza, hanno deciso di reimpostare la formazione per tutti i lavoratori.
- Come è nata l’idea del progetto Safety kids, la prevenzione fin da piccoli?
L’idea l’abbiamo sviluppata in occasione della collaborazione con una scuola ubicata nel quartiere dove abbiamo aperto la nostra nuova sede (nel 2015 nel quartiere Morigga, a Gallarate).
Da tempo avevamo in mente di unire la nostra professionalità alla passione per la giocoleria. Alessandro, uno dei soci di Safety Contact, è anche uno dei fondatori della onlus ‘La Banda del Sogno Perduto’, ma soprattutto appassionato di arti circensi.
Convinti dell’importanza di far crescere la cultura della prevenzione fin da piccoli abbiamo voluto creare un incontro ricco di nozioni ma di renderlo dinamico e diverso dalle solite lezioni frontali.
- Come si struttura il progetto?
È un incontro informativo/dimostrativo prevenzione antincendio: si suddivide in una prima parte in aula, con presentazione teorico pratiche dei potenziali rischi a cui sono esposti gli stessi bambini, creando anche un ragionamento parallelo su i rischi lavorativi a cui sono esposti i genitori. Nell’occasione si discute di cos’è la prevenzione e anche il nostro ruolo nelle aziende.
Dall’infortunio che prevede un danno immediato si è analizzata la conseguenza che nel tempo possono avere le cattive abitudini. Per rendere efficace l’esempio, si è fatto tenere un semplice bicchiere d’acqua in mano. Ma l’operazione andava fatta con il braccio teso e con i muscoli che, dopo poco tempo, iniziavano a farsi sentire. “Pensate a quel che può succedere alla vostra schiena quanto vi sentite male o portate zaini troppo pesanti” è stato l’incipit della spiegazione.
La seconda parte viene realizzata in uno spazio aperto e verte su tema del fuoco e della sua prevenzione. Questa parte prevede il coinvolgimento dei bambini in un percorso visivo e dinamico, avvicinandoli a come si genera il fuoco ed ai differenti modi di intervenire per spegnerlo. Il mangiafuoco che ha spiegato il triangolo del fuoco e la chiamata al 112: un’opportunità per poter giocare responsabilmente con i rischi della quotidianità, sensibilizzando i più piccoli ai problemi che possono nascere nel futuro.
- Quali sono state le maggiori gratificazioni?
La più grande sorpresa è stata constatare che i bambini erano già a conoscenza di una serie di informazioni in materia di prevenzione. Poi il loro modo di accogliere il nostro intervento con molto entusiasmo e curiosità, certamente molto maggiore di quello che avvertiamo in aula con gli adulti. Molto spesso, infatti, gli adulti partecipano ai corsi con molta riluttanza: questa esperienza ci ha portato ad introdurre, anche nel percorsi dedicati agli adulti, più momenti esperienziali e anche di semplice dimostrazione e illustrazione.
- Altri progetti di cui vi state occupando?
Pensiamo di trasformare una parte del percorso realizzato con i bambini nei corsi dedicati agli adulti. Stiamo già facendo delle prove e simulazioni con alcuni prodotti combustibili ed infiammabili, così da mostrare in modo pratico la differenza dei prodotti e l’importanza di conoscere le specifiche tecniche (come ad esempio temperatura accensione, flash atex, prove di spegnimento con materiali differenti, ecc.).
Inoltre, per il prossimo anno stiamo progettando una nuova campagna che si chiamerà “Pedalare per la salute in sicurezza”. È un progetto finalizzato a promuovere l'utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto. considerando gli aspetti di salvaguardia dell’ambiente, miglioramento della salute, della sicurezza e del benessere. Questo perché, in un periodo dove in molti si stanno dedicando alla sicurezza stradale, dedicata agli autisti, abbiamo pensato ad un progetto che promuova di più gli aspetti di salute, incentivando l’utilizzo della bicicletta ma, ovviamente, sempre in sicurezza. Il tutto connaturato ad azioni mirate (ad esempio una campagna informativa sui benefici dell’utilizzo delle biciclette, corsi di educazione e sicurezza stradale, progetti di incentivazione “bike to work”, anche per rendere i luoghi di lavoro bike friendly).
- Su cosa ritieni si debba focalizzare la formazione del futuro?
Crediamo molto nella formazione esperienziale. A chi partecipa ai nostri corsi vogliamo far vivere un’esperienza e non subire un incontro fatto solo di riferimenti normativi, obblighi e divieti. Vogliamo davvero che le persone si rendano conto e stimolarli a lavorare in modo diverso. Solo in questo modo è davvero possibile un cambiamento e che ognuno inquadri veramente bene cosa significa benessere lavorativo.
- Perchè la formazione dei bambini?
Perché sono il nostro futuro. Molti tecnici nella squadra di Safety Group sono dapprima genitori. Abbiamo figli che vanno da una fascia di età da i 3 ai 10 anni. Viviamo quotidianamente la loro curiosità e ci rendiamo conto di come tutto quello che assorbono costruisca il loro approccio alla vita.
- Elementi del tuo modo di fare formazione?
Passione. Mi piace e credo in questo mestiere.
- Come nasce la tua carriera professionale e come arrivi ad occuparti di salute e sicurezza sul lavoro?
La mia carriera professionale nasce quasi per caso circa 20 anni fa, esattamente il 28 aprile 1998, ma in realtà avevo già un percorso tracciato. Mio padre è stato per anni Ispettore di Vigilanza dell’Inail e oggi, lo ricordo con grande onore, è Consulente della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali presso il Senato della Repubblica.
Quindi, avevo, più che un percorso tracciato, una porta aperta: nel giro di poco mi sono appassionato alla materia e son cresciuto praticamente con le prime applicazioni della 626.
- Uno slogan che vi caratterizza?
Abbiamo creato il logo Safety Group che ci connota, perché siamo veramente un gruppo di persone. Spesso in molti confondono il nome della società (Safety contact srl) con il nostro logo (Safety group), ma poco importa perché poi ci riconoscono per quello che siamo, un gruppo di professionisti che condividono la passione per questo mestiere!
Uno staff composto da ingegneri, architetti, medici specialistici, igienisti alimentari e tecnici di alto livello professionale uniti dalla convinzione che la sinergia tra le competenze ed il lavoro in team producono il miglior risultato professionale.
“Lo spirito di squadra è l’attività di lavorare insieme attraverso una Visione Comune, è l’abilità di indirizzare dei risultati individuali verso degli Obiettivi Organizzativi, è il carburante che permette a delle persone comuni di raggiungere Risultati non Comuni”.
Già dal 1992 grazie anche all’esperienza maturata da Mauro Pepe, già Capo Area Ispettiva dell’Inail di Gallarate e nominato consulente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro e della malattie professionali, abbiamo fornito indicazioni e soluzioni per risolvere i problemi ambientali e di sicurezza. Siamo cresciuti contemporaneamente all’evoluzione legislativa e alle necessità delle imprese. Portando soluzioni pratiche anche per gli aspetti più burocratici. Dalle prime applicazione del D.lgs 626/94 all’implementazione di completi sistemi di gestione (certificazioni qualità, sicurezza e ambiente). Sempre convinti che la condivisione del know-how, attraverso il confronto, la formazione continua, possa davvero essere il motore per garantite la qualità del lavoro, la salute e la sicurezza dei lavoratori e la tutela dell’ambiente.
Dal 2008 abbiamo affiancato alla Divisione Consulenza e servizi anche la Divisione Antinfortunistica Antincendio provvedendo a selezionare per la propria clientela i prodotti antincendio e antinfortunistici con il miglior rapporto qualità-prezzo (manutentori certifcati Cepas). La Divisione comprende attività di manutenzione e fornitura di estintori, segnaletica di sicurezza, porte e vetrate tagliafuoco, linee idranti, attrezzature antinfortunistiche e abiti da lavoro, officina mobile per servizio ricarica estintori, progettazioni e pratiche VV.F., consulenze di prevenzione incendi e installazione di impianti antincendio.
Una risposta a 360°, safety, sicurezza sul lavoro
Per info www.safetygroupitalia.it.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
Tel 030.6595031 - Fax 030.6595040 | C.F. 97341160154 - P. Iva 03042120984
Privacy - Cookies Policy - Gestione segnalazioni-whistleblowing
Il sito utilizza cookie tecnici, ci preme tuttavia informarti che, dietro tuo esplicito consenso espresso attraverso cliccando sul pulsante "Accetto", potranno essere installati cookie analitici o cookie collegati a plugin di terze parti che potrebbero essere attivi sul sito.