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Una rubrica di approfondimento per conoscere il punto di vista di chi la formazione la fa (e la vive) ogni giorno. A cura di Marco Michelli
Questa volta parliamo di un associazione che non è un CFA. Infatti, Gianpaolo è il Presidente di AiFOS Protezione Civile Calabria, costola dell'Associazione Italiana Formatori della Sicurezza di Volontariato per la Protezione Civile (AiFOS Protezione Civile) e che rappresenta l’unica associazione delegata per occuparsi a livello regionale di protezione civile. Il perché ce lo spiega proprio Gianpaolo che, grazie alla sua esperienza non solo di formatore ma oggi anche di Istruttore di Primo soccorso BLSD Adulto e Pediatrico di Italian Resuscitation Council è riuscito a mettere in piedi un’associazione che rappresenta un unicum (speriamo per poco, ossia che venga seguita da altre strutture simili) nel panorama nazionale, di cui essere orgogliosi.
- Come nasce l'idea di una protezione civile in AiFOS?
Fin dal 2007 AiFOS si è avvicinata al mondo della Protezione Civile (PC), in particolare promuovendo ed intervenendo tramite alcuni soci a convegni inerenti il ruolo del formatore. Poi, il 6 aprile del 2009 si è verificato il drammatico terremoto che ha colpito l’Abruzzo e, nell'Associazione, si è sentita la necessità di dare vita ad un organismo autonomo, specificamente focalizzato sul settore della protezione civile.
Così, il 23 settembre 2009 è stata fondata l'Associazione Italiana Formatori della Sicurezza di Volontariato per la Protezione Civile (AiFOS Protezione Civile), inserita nell’Elenco Regionale dei soggetti di Rilevanza per il Sistema di Protezione Civile. In seguito, nel gennaio del 2011 è stata costituita in provincia di Cosenza AiFOS Protezione Civile Calabria, associazione senza fini di lucro impegnata nella valorizzazione del ruolo della formazione nel settore della Protezione Civile.
- Di cosa si occupa AiFOS Protezione Civile Calabria?
AiFOS Protezione Civile Calabria, unica associazione delegata per occuparsi a livello regionale di Protezione Civile, è impegnata nella valorizzazione del ruolo della formazione e nella diffusione della conoscenza e della cultura di Protezione Civile; inoltre, opera nei settori della Protezione Civile, Difesa Civile, Sicurezza e Salute, Ambiente e Tutela del Territorio, nell’ottica di promuovere una cultura della prevenzione e della pianificazione di emergenza, attraverso azioni di natura informativa, formativa, divulgativa e di ricerca, al fine di accrescere la capacità di autoprotezione e intervenire in maniera efficace nelle situazioni che richiedono coordinamento e competenze tecniche-sociali specifiche.
- Ci descrivi le attività strategiche di AiFOS Protezione Civile Calabria?
Le attività si possono riassumere in cinque punti:
- Su quale progetto in particolare state lavorando, in questo momento?
La nostra Associazione è partner con il CSV - Centro Servizi per il Volontariato della provincia di Cosenza all'interno del progetto “Volontario anch’io”, con l’obiettivo di promozione tra i giovani, del volontariato.
Il percorso è stato attivato all'interno del POF (Piano dell’Offerta Formativa) dell’Istituto d’istruzione secondaria superiore Pezzullo di Cosenza. Al percorso “Volontario anch’io” hanno aderito 18 giovani che seguiranno, inizialmente, 10 incontri formativi, da ottobre a gennaio, con diverse associazioni di volontariato su varie tematiche (ambiente, comunicazione, disabilità, educazione sentimentale, emergenze derivanti da rischi naturali, ecc.), per poi svolgere degli stage all’interno delle sedi delle stesse associazioni.
L’iniziativa vuole attivare virtuosi processi di collaborazione tra le istituzioni scolastiche e gli organismi di Terzo settore, coinvolgendo gli studenti in attività extrascolastiche e in un percorso formativo. L’esperienza del volontariato giovanile integrato ai programmi scolastici è sempre più diffusa poiché l’impegno in attività sociali promuove lo sviluppo dell’identità individuale, incrementa l’autostima, facilita la comprensione di sé e degli altri e consente di mettere alla prova le proprie competenze interpersonali. Inoltre gli effetti di questa esperienza sono riscontrabili a distanza di anni: capacità di costruire legami, arricchimento del proprio sé, ampliamento del confronto generazionale, acquisizione e consolidamento di competenze relazionali ed abilità operative e, soprattutto, siamo fermamente convinti che un giovane informato e formato sarà un cittadino più consapevole, partecipativo e sensibile al tema della prevenzione e della sicurezza.
- Formazione dei cittadini e, quindi, dei volontari in ambito di protezione civile: perché?
La Protezione Civile ha, nel corso degli anni, subito un profondo processo di trasformazione, finalizzato all’acquisizione di competenze e capacità che siano sempre di più attinenti all’esigenza di tutelare l’ambiente e la vita da situazioni di pericolo, le stesse in cui, il sistema sociale, si trova quotidianamente immerso.
La tutela dell’ambiente e delle persone è, pertanto, strettamente legata alla conoscenza, alla previsione e, ove possibile, alla prevenzione, ossia alla capacità della comunità di resistere e reagire ad eventi calamitosi, costruendo in anticipo quella elasticità che predispone non solo all’impatto con un’emergenza ma anche alla possibilità di mitigare gli effetti da essa creata.
Affinché ciò diventi possibile, è necessario che il cittadino non sia elemento passivo ma diventi, nei limiti del possibile, ‘protagonista’ effettivo della stessa. E questo può avvenire acquisendo un livello di conoscenza comune, fatto di capacità percettiva, di comportamenti, di codici di linguaggio, di informazioni che favoriscono l’adozione di misure autoprotettive, cautelative ed adattabili ad un evento calamitoso.
È proprio da qui che nasce l’esigenza da parte della Protezione Civile di affiancare, all’attività pratica di salvaguardia dell’ambiente e della vita umana quella più teorica di una fase di formazione, idonea a migliorare l’organizzazione e la capacità operativa dei Cittadini e dei Volontari nel sistema di PC, nell’intento di garantire sul territorio un livello ed una qualità di servizio più efficiente.
- Operate in una delle Regioni a maggior rischio sismico: visti i recenti drammatici terremoti, su cosa si deve lavorare per affrontare la crisi sismica e non farsi trovare impreparati?
Sicuramente sulla crescita della prevenzione e della cultura della difesa di un territorio fragile e in pericolo. Come, purtroppo anche recentemente, abbiamo avuto modo di constatare, i terremoti, come le alluvioni, non sono eventi dovuti alla fatalità, ma sono dati legati alla storia ed alle caratteristiche geostrutturali del territorio.
L’elevata sismicità, le condizioni di degrado del patrimonio edilizio, il dissesto idrogeologico e, non ultima, la carenza di adeguati Piani Comunali di Protezione Civile, sono i fattori che rendono estremamente alto il rischio sismico in Calabria. Alla conoscenza della realtà esistente e dei rischi a cui si va incontro, deve accompagnarsi, quindi, la consapevolezza che è possibile difendersi dai terremoti e convivere con essi agendo soprattutto con una capillare azione di sensibilizzazione e di crescita della coscienza sismica di massa utile per attuare una razionale, estesa ed efficace Protezione Civile.
- Quali sono le attività, per il prossimo anno, su cui AiFOS Protezione Civile Calabria sta lavorando?
In collaborazione con AiFOS ed AiFOS Protezione Civile stiamo lavorando sulla progettazione e l’erogazione, anche nella Regione Calabria, del corso di formazione per formatori nel settore della Protezione Civile. Si tratta di un percorso formativo che si prefigge di formare gli aspiranti formatori nel settore della protezione civile, fornendo gli strumenti indispensabili per erogare interventi formativi in materia di protezione civile e sicurezza sul lavoro e la costituzione di un Infopoint, erogante informazioni sugli obblighi ed opportunità previste dal D.lgs. 81/08, per far meglio conoscere ed apprendere, al mondo del volontariato e delle istituzioni che si occupano di protezione civile, norme e regole per una maggiore sicurezza nell’agire in situazioni di pericolo e di emergenza e nei luoghi di vita e di lavoro.
- Come hai iniziato ad occuparti di formazione?
Ho iniziato come volontario. Di fatto, mi sono sempre interessato di formazione divenendo sin da subito il responsabile del settore formazione e documentazione di un’associazione iscritta al Dipartimento regionale e nazionale di Protezione Civile e ho approfondito la mia personale esperienza attraverso diversi percorsi formativi ed in particolare, inizialmente, con un corso seguito alla Scuola Superiore della Protezione Civile di Milano (ex Iref), sviluppando nuove conoscenze e competenze nel campo della progettazione e formazione in ambito di protezione civile.
- A tuo parere quali le principali difficoltà nel fare formazione su Protezione Civile?
Nella formazione le problematiche sono legate in primo luogo alle diverse normative regionali. Viviamo in un contesto dove ogni Regione ha delle sue regole e, molte volte, queste sono stridenti le une con le altre. Ciò rappresenta una grande distonia che crea notevoli difficoltà nelle procedure da adottare.
Oltre a ciò, bisogna ricordare che è sempre difficile trovare docenti esperti nel settore e disposti a fare corsi anche gratuitamente. E può sembrare un paradosso in una formazione che non solo è obbligatoria… ma rivolta anche e soprattutto al mondo del volontariato che quasi sempre non possiede fondi da destinare a tali attività.
- Quale uno slogan in cui ti riconosci?
Slogan? La semplicità. La formazione viene erogata ad una platea variegata, le caratteristiche (età, scolarizzazione, esperienza lavorativa), dei discenti, in special modo nel mondo del volontariato di Protezione Civile, insieme alla predisposizione e formazione iniziale (confermata dall’importanza attribuita all’esperienza formativa) non sempre risultano adeguate per un buon livello di apprendimento e c’è necessità, quindi, di calibrare al meglio la stessa formazione che vai a dare, altrimenti i contenuti si perdono.
- Sogni nel cassetto in materia?
Vorrei vedere una normativa, in particolar modo sulla formazione continua e specifica in materia di protezione civile, finalmente uniformata in tutto il Paese. In modo tale che il volontario, l’operatore ma anche il tecnico del settore, possa seguire linee guida chiare ed omogenee. Questo sarebbe un bel proposito da veder realizzato per garantire sull’intero territorio nazionale una qualità e un livello del servizio più efficace in situazioni di emergenza ricordandoci sempre che non c’è efficienza senza formazione.
AiFOS Protezione Civile Calabria è un'associazione senza fini di lucro impegnata nella valorizzazione del ruolo della formazione e nella diffusione della conoscenza e della cultura di Protezione Civile. Essa si ispira a principi di solidarietà sociale ai sensi della legge quadro sul volontariato n. 266 del 1991 e del D.lgs. n. 460 del 1997.
Le principali attività svolte sono:
• Diffusione della conoscenza e della cultura di protezione civile;
• Formazione e addestramento degli operatori di protezione civile, dei volontari, della popolazione (preparazione delle comunità alle emergenze e disastri), di enti ed istituzioni pubbliche e private, della scuola e del mondo del lavoro nonché delle strutture e delle organizzazioni che operano nel settore;
• Assistenza, consulenza, formulazione, redazione, revisione e aggiornamenti per le amministrazioni pubbliche di piani di emergenza e di protezione civile;
• Servizi logistici e di organizzazione, anche con l’ausilio di strumenti informatici, multimediali, utilizzando l’innovazione tecnologica nonché di supporto comportamentale a seguito di eventi calamitosi;
• Svolgimento di attività didattiche, studio e ricerca, in accordo con enti pubblici e privati, nell’ambito della sicurezza, prevenzione, protezione civile, tutela ambientale ivi compresi la produzione di materiale informativo e divulgativo nonché l’organizzazione di corsi, convegni, manifestazioni, conferenze nel settore.
Finalità:
• Sensibilizzare ed Informare la popolazione;
• Formare tecnici e volontari;
• Responsabilizzare gli amministratori;
• Educare i giovani;
• Collaborare con gli organi istituzionali e altri enti inerenti ai propri scopi sociali.
AiFOS - Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro
25123 Brescia, c/o CSMT Università degli Studi di Brescia - Via Branze, 45
Tel 030.6595031 - Fax 030.6595040 | C.F. 97341160154 - P. Iva 03042120984
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